Qui ho passato diversi inverni (i nostri inverni, quando là è estate), inseguendo sempre la stessa cosa: le trote. Al punto tale che qualche volta mi sono domandato: ma che cosa ci hanno fatto di male? Oppure: strano modo di sublimare chissà che! La ragione di questa fissa è che del paesaggio patagone, se vi entra nel cuore e negli occhi, è difficile liberarsi.